CIRO' MARINA - "Miss Italia 1997 e' la numero....". Sono le 23,47 di sabato 6 settembre. Fabrizio Frizzi sta per pronunciare il nome della Miss Italia 1997. Dopo tutte le selezioni di 100 ragazze di tutta Italia sono rimaste in due: ......... Cacace, numero 65, proveniente da Salerno, e Claudia Trieste, numero 88, calabrese di Cirò Marina. Ed è lei, per Claudia, che un intero paese resta, per pochi, indimenticabili secondi, in silenzio, in spasmodica attesa: nelle case, nei locali pubblici tutti incollati alla tv, pronti a urlare, a fare il tifo quasi a mo' di stadio.
Per dare il proprio appoggio a Claudia attraverso il televoto, i telefoni delle abitazioni, quelli dei bar e dei ristoranti sono stati presi d'assalto. Per ottenere più televoti possibili gli amici di Claudia, quelli del Bar centrale, avevano fatto stampare migliaia di volantini, con impresso il numero telefonico del televoto, che erano stati distribuiti in tutto il comprensorio cirotano ed oltre.
"Miss Italia 1997 è la numero....88, Claudia Trieste". Frizzi non fa neppure in tempo a pronunciare il numero 88 che il paese esplode di gioia.
Cirò Marina, tutta Cirò Marina è in festa, la gente in strada, affacciata dai balconi, tutte le luci delle case accese. Le auto iniziano a strombazzare in corteo. Alla gelateria "La Conchiglia", dove Claudia Trieste ha iniziato la sua avventura vincendo la prima selezione provinciale, c'è aria di festa: si stappa spumante che viene distribuito a tutti i presenti.
Sorride Giuseppe Alfì, il proprietario del locale: dietro di lui sono attaccate tutte le foto di quella serata nelle quali, naturalmente campeggia Claudia Trieste. "Siamo felicissimi - dice - è una gioia incontenibile per noi che abbiamo avuto la fortuna di far iniziare da qui una ragazza che poi è diventata Miss Italia, ma siamo ancora più felici per Claudia, per la sua bellezza e la sua simpatia. Siamo felici per Cirò Marina che ora potrà vantarsi di questa sua 'figlia'. Da parte nostra non possiamo che aspettare che Claudia ritorni per festeggiarla nel miglior modo possibile".
Più in là una signora del locale sta spiegando a dei conoscenti come è iniziata l'avventura di Claudia: "Ho incontrato la mamma di Claudia dal fruttivendolo e le ho detto, conoscendo le qualità della figlia, perchè non la iscrivi al concorso di Miss Italia che si fa stasera da noi. Che ne potevo sapere che vinceva...sono felicissima".
In tutto il caos provocato dai clacson delle auto e dagli slogan ("Miss Italia, Miss Italia", urlano almeno una decina ragazzi su un furgoncino) delle ragazze si abbracciano piangendo: sono le amiche del cuore di Claudia, quelle che, insieme alla mamma l'hanno convinta a partecipare. Tra le lacrime di commozione riescono solo a dire: "E' la più bella, è la più bella". Poi di nuovo giù lacrime ed abbracci.
In piazza Diaz era impossibile camminare. Tutti gli amici di Claudia erano là, davanti al Bar centrale, quello che aveva ideato i volantini "elettorali". Gongolava seduto alla cassa Franco Seminara che, mentre si faceva fotografare con l'ormai mitico volantino 'Pro Claudia', spiegava il perchè di questa idea: "Ci sembrava giusto fare qualcosa per una nostra paesana e cosė abbiamo escogitato questo sistema che ha funzionato".
E come ha funzionato. I numeri parlano chiaro: solo nella selezione finale, quella a sei ragazze, la bruna cirotana aveva ottenuto 847.262 voti su un totale di 2.795.000 telefonate, mentre la seconda arrivata, la bella ..... Cacace aveva avuto 'solo' 501.000 preferenze. In totale le telefonate delle selezioni dell'ultima serata sono state oltre 9 milioni e Claudia č sempre risultata sempre davanti a tutti e così, pochi attimi prima di diventare Miss Italia 97, veniva anche eletta Miss televoto, il che significa che era la preferita dagli italiani (nella votazione per di Miss Italia viene, infatti conteggiato anche il risultato della giuria dei Vip).
Nelle auto che scorrazzano per le strade di Cirò Marina, si vedono volti di persone dei paesi vicini: Cirò, Torre Melissa, Torretta. Tutti vogliono partecipare a questa festa per una ragazza che, all'improvviso, e forse in modo inatteso, ò diventata un forte simbolo di riscatto per la nostra realtà.
|